EQUINOX
Lorenzo Gentilini aka Loris Gentile presenta Alessandro Trevisan
Testo di Greta Pasini
Private View -- giovedì 5 maggio 2022 - dalle 17 alle 22
Da venerdì 6 a giovedì 12 maggio -- visite su appuntamento T. +39 348829828
Fra i mosaici rosa e blu che rivestono il palazzo INA progettato da Piero Bottoni, Galera San Soda è lieta di ospitare EQUINOX la prima mostra personale dell’artista Alessandro Trevisan (Milano,1989) curata da Lorenzo Gentilini. Le opere esposte sono frutto della ricerca più recente svolta dall’artista, in cui il corpo conquista lo spazio d’azione con una performance rituale, svolta in occasione dell’equinozio di primavera. Il video realizzato da Trevisan dal titolo Equinox documenta alcune azioni svolte il 21 marzo 2018, in cui l’artista sperimenta un contatto rituale e spontaneo con la natura che lo circonda. Il fiume, la luce, il fango, la fauna e la flora richiamano l’artista ad un approccio corporeo con il luogo, il parco del Ticino.
A partire da questo video Trevisan ha estrapolato i frame stampati sui pannelli di alluminio e appesi alle pareti che compongono la serie Senza titolo, 2022. Sulla superficie dei pannelli l’artista ha evocato nel segno pittorico personaggi dai volti ibridi, forme articolate dai profili antropomorfi, icone di divinità e simboli cabalistici che popolano da sempre il suo immaginario.
Le opere site-specific in mostra definiscono un campo di studi centrale per la produzione dell’artista: quello della ricerca spirituale e sugli stati alterati di coscienza. Per Trevisan infatti, esiste una grande consapevolezza del sincretismo vigente tra le religioni; la percezione che l’essere umano nutre per il mondo circostante e interiore si è sempre tradotta in forme di ritualità. Per molte religioni i corpi fisici esistono come possibilità di coesione tra il mondo divino e quello terreno. Per altrettante, ogni forma di esistenza rappresenta l’eterogeneità del mondo che ci circonda, dall’intimo al collettivo.+ In questo senso, il giorno dell’equinozio di primavera simboleggia quel principio duale condiviso da molte religioni capaci di intendere l’opposizione tra principi come fosse un cocktail dal potere unificatore. L’inizio della stagione primaverile segna la corrispondenza tra Luce e Oscurità, tra Vita e Morte ma anche il passaggio dall’una all’altra.
Nel video Equinox, 2018, e nella serie Senza Titolo, 2022, si riconoscono gli elementi archetipici con cui l’artista si confronta, che amalgamandoli ne fa una poltiglia di cui si cosparge. Il miele, il polline e l’acqua vengono uniti nel recipiente propiziatorio così da sperimentare sulla propria pelle il potere generativo della natura circostanre, nel ritorno alla lentezza tipica delle ritualità più antiche. Ed è proprio nel medium pittorico che Trevisan ci espone con chiarezza alla visione del suo mondo interiore, nei colori e nelle forme allucinatorie che sovrastano le immagini fissate sulle superfici di alluminio, vibra la manifestazione dell’introspezione con cui affronta la realtà circostante.
Alessandro Trevisan (Milano, 1989) è un artista post-graffitista la cui pratica coinvolge diversi medium: il disegno, la performance, la scultura e l’installazione. Si forma presso l’Accademia di Belle Arti di Brera diventando nel 2013 allievo di Alberto Garutti. La sua ricerca lo conduce a indagare la moltitudine delle forme di percezione attraverso la spiritualità e l’esoterismo; grazie alle quali si concentra da anni sull’esplorazione dei lati più profondi del proprio inconscio e del mondo che lo circonda. Ogni sua opera è manifestazione di un mondo interiore costellato da simboli archetipici che assumono forme ibride, la cui simbologia ne rivela la natura collettiva.